La fontana del Nettuno, soprannominata al Żigànt in dialetto dai bolognesi per via delle dimensioni della statua di Nettuno, si trova a Bologna in piazza del Nettuno.
Commissionata da Gregorio XIII nel 1574, insieme alla Fontana del Moro posta alla opposta estremità della piazza, fu disegnata, come l’altra, da Giacomo della Porta. A differenza della Fontana del Moro rimase a lungo priva di decorazione scultorea, che venne aggiunta soltanto nel 1874-78 a seguito di un concorso pubblico indetto dal Comune di Roma l’anno prima, con l’obiettivo per creare una consonanza stilistica con le altre due fontane presenti a piazza Navona. In quella occasione vennero dunque realizzati i gruppi scultorei del "Nettuno lotta contro una piovra" di Antonio della Bitta, posto al centro della fontana e "Le Nereidi con putti e cavalli marini" di Gregorio Zappalà, posti sui lati.
Descrizione
Materiali: marmo di Carrara; marmo Portasanta; granito; travertino; elementi metallici (ferro battuto: recinzione; bronzo: arpione del Nettuno)
Datazione: 1575; 1660; 1874-78
Stato di conservazione
A distanza di circa 16 anni dall’ultimo restauro, eseguito nel 1999, la fontana ha bisogno di un sostanziale intervento di manutenzione. Le superfici presentano infatti depositi di calcare nelle zone colpite dall’acqua, depositi di particellato e formazioni di natura biologica; gli aggetti marmorei sono interessati da un principio di decoesione; si notano inoltre diffuse mancanze e fessurazioni nel modellato delle sculture e nella vasca in marmo portasanta. Gran parte delle stuccature risultano alterate; si nota in particolare il degrado delle sigillature dei giunti delle vasche, causa di infiltrazioni d’acqua all’esterno degli invasi, e dei numerosi riassemblaggi nelle sculture. Uno dei colonnotti in granito della recinzione è lesionato; vi sono mancanze nella pavimentazione dell’area di rispetto.
Tipologia d’intervento
Trattamento biocida; pulitura e rimozione delle incrostazioni calcaree; pre-consolidamento e consolidamento, con particolare attenzione alle numerose fessurazioni e alle fratture già restaurate in precedenti interventi: è probabile che in alcuni casi si renderà necessario lo smontaggio e il riassemblaggio dei pezzi; stuccatura dei giunti e delle fessurazioni; integrazione delle mancanze; applicazione del protettivo finale; impermeabilizzazione delle vasche; revisione dell’impianto idrico e di illuminazione.